Le apparizioni a Medjugorje | Cesare racconta la sua esperienza

Clicca 'MI PIACE' e continua a leggere le testimonianze da Medjugorje:
ATTENZIONE: se il tasto "Mi Piace" è grigio con un visto al posto della mano, hai già cliccato su di esso. Se clicchi nuovamente rischi di fare "Non Mi Piace" e di non ricevere più i nostri aggiornamenti


- Cesare
La mia vita puramente materialistica ebbe una svolta decisiva nell'ottobre del 1994, quando con la mia signora, come novello viaggio di nozze festeggiavamo i nostri 25 anni di matrimonio e scegliemmo di accodarci ad un convoglio umanitario in partenza per la Bosnia-Erzegovina. Il nostro figlio unico Giuseppe, convolato a nozze, lo stesso giorno nella stessa Chiesa e festeggiato nello stesso ristorante con lo stesso menù, accompagnato dalla mia corale, che era già stata testimone, a suo tempo delle mie nozze. Dicevo nostro figlio, prima di partire per la sua luna di miele, visto il nostro programma, pensò lui ad equipaggiare la nostra vettura con un paio di quintali di pasta, e salse di conseguenza. I fari della macchina puntavano la luna e non la strada. Per farla breve, nonostante la guerra in corso, ed un viaggio travagliato da innumerevoli contrattempi, giungemmo in un villaggio dal nome allora per me impronunciabile, Medjugorje. In quel Luogo accaddero delle cose, allora per me incomprensibili, tanto che, per far luce, vi ritornai da solo questa volta per non essere soggetto ad influenze esterne. Era l'8 dicembre 1994, guarda caso, festa dell'Immacolata Concezione e ti assicuro caro lettore se non sono uscito pazzo in quel viaggio, poco ci mancò. Io lo ignoravo, ma ad attendermi a Medjugorje, c'erano due splendide donne. La mia mamma terrestre, volata in Cielo qualche anno prima, e la nostra Mamma Celeste, da lei pregata sicuramente con tanto ardore, perché se ne era andata con il cruccio, che io suo figlio, non andavo più alla S.Messa domenicale. Ebbene me ne hanno fatte, come si suol dire di cotte e di crude, al punto che al mio ritorno, mia moglie mi proibì di farmi vedere da mio figlio per qualche tempo. Avevo le occhiaie che mi arrivavano alle ginocchia, per aver versato tutte le lacrime della mia vita. Ti racconterò di quali e quanti segni sono stato oggetto, da darmi la prova provata dell'esistenza di un Mondo al di là dei confini di questa povera Terra. Per il momento mi fermo qui, sperando di non averti tediato troppo, e come disse il Manzoni al termine dei Promessi Sposi, se lo si è fatto non si è fatto apposta. Ciao.