Vedere la Madonna contenta è una esplosione di gioia!
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La veggente Marija di Medjugorje parla delle emozioni provate da lei e dai suoi compagni veggenti di fronte alla Madonna durante le apparizioni.
Le prime volte prevaleva certamente un sentimento di timore perché non erano altro che dei bambini ma con il tempo quel timore si è trasformato in una sensazione di serenità mai provata infusa dalla presenza di Maria. Con gli anni, come racconta Marija, quei bambini sono cresciuti e la Madonna di Medjugorje ha affidato loro compiti sempre più impegnativi a partire dalla preghiera, più intensa e duratura: <<Ad esempio, per noi ora non è un problema pregare per delle ore, ma all'inizio non era così e la Madonna ha incominciato chiedendoci la preghiera dei sette Pater, Ave e Gloria. Successivamente ci ha chiesto una corona del Rosario e poi il Rosario tutto intero, i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi>>.
Tutto questo è parte del disegno di Maria perché i veggenti sono maturati gradualmente per perseguire obiettivi sempre più importanti e comprendendo appieno il significato dei messaggi applicandone gli insegnamenti nella vita reale.
La ricompensa più grande per i veggenti è forse l'indescrivibile espressione di felicità della Gospa: << (...) quando abbiamo incominciato ad avvertire il bisogno di vivere i messaggi, quando abbiamo compreso che la Madonna ci chiama e ci fa delle richieste, per noi è incominciata l'esperienza della gioia, perché vedevamo che la Madonna era contenta. Vedere la Madonna contenta è qualcosa non si può esprimere. È una esplosione di gioia. Avviene come col bambino al quale la madre dà del cioccolato che non è solita dare>>.(Fonte: dalla testimonianza di Marija a Genova, 16 febbraio 1989)
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Le prime volte prevaleva certamente un sentimento di timore perché non erano altro che dei bambini ma con il tempo quel timore si è trasformato in una sensazione di serenità mai provata infusa dalla presenza di Maria. Con gli anni, come racconta Marija, quei bambini sono cresciuti e la Madonna di Medjugorje ha affidato loro compiti sempre più impegnativi a partire dalla preghiera, più intensa e duratura: <<Ad esempio, per noi ora non è un problema pregare per delle ore, ma all'inizio non era così e la Madonna ha incominciato chiedendoci la preghiera dei sette Pater, Ave e Gloria. Successivamente ci ha chiesto una corona del Rosario e poi il Rosario tutto intero, i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi>>.
Tutto questo è parte del disegno di Maria perché i veggenti sono maturati gradualmente per perseguire obiettivi sempre più importanti e comprendendo appieno il significato dei messaggi applicandone gli insegnamenti nella vita reale.
La ricompensa più grande per i veggenti è forse l'indescrivibile espressione di felicità della Gospa: << (...) quando abbiamo incominciato ad avvertire il bisogno di vivere i messaggi, quando abbiamo compreso che la Madonna ci chiama e ci fa delle richieste, per noi è incominciata l'esperienza della gioia, perché vedevamo che la Madonna era contenta. Vedere la Madonna contenta è qualcosa non si può esprimere. È una esplosione di gioia. Avviene come col bambino al quale la madre dà del cioccolato che non è solita dare>>.(Fonte: dalla testimonianza di Marija a Genova, 16 febbraio 1989)
