A Medjugorje mi sono sentita come una figlia piccola che ha bisogno di crescere accanto alla mamma

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- Lina
Così per caso, un lontano giorno del 1994 ascoltando la radio con mio marito, ricordo che eravamo seduti fuori. Era sera, faceva caldo, cercavamo di sintonizzare un programma, ma abbiamo ascoltato la voce di Viska che leggeva il messaggio. Non mi ricordo che giorno era, ma so per certo che da quel giorno la Vergine ci ha chiamati; abbiamo seguito a poco a poco radio Maria e così abbiamo iniziato a conoscere Medjugorje. Non avevamo nemmeno pensato di andare perché lontano, costoso, ma nel 2008 siamo stati chiamati con mio marito: che gioia, che amore, che serenità e pace che ci ha donato la Vergine Maria. Dico sempre: che terra benedetta, cambia i cuori. Per tre anni consecutivi sono stata lì e la seconda volta ho portato mia figlia (oggi Novizia, della congregazione Orsoline della Sacra Famiglia), poi sono andata sola, (senza uno della famiglia) ,ma quando la Mamma Celeste vorrà lo chiamerà. Dico questo perché Medjugorje non è solo un paese dove vai per turismo ma è l' incontro con Gesù e Maria, senti l'abbraccio del Padre Misericordioso con lo Spirito Santo che soffia, che ti rende forte, l' incontro con la Madre Celeste che ti aspetta per abbracciarti, consolarti, incoraggiarti. Mi sono sentita come una figlia piccola che ha bisogno di crescere accanto alla mamma, sentire la sua protezione, le sue braccia che la avvolgono e ti fanno sentire sicura, amata insieme a Gesù Nostro Signore, fratello e amico...

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